SIMBOLOGIA DEL NOME KOYAMA-RYU©
"L'acqua è morbida e fluida, e può penetrare la roccia, che è forte e inamovibile. Questo mostra chiaramente il principio della cedevolezza che supera la durezza." Questa massima, attribuita a Lao Tsu ha ispirato il nome Koyama-ryu. Che questa affermazione sia realmente del grande filosofo taoista cinese o meno, non importa, di certo il significato che vi sta dietro ha una grande rilevanza tecnica: essere forti ma nel contempo cedevoli, vinci un avversario più forte usando la cedevolezza.
Il nome del sistema Koyama-ryu 湖山流 deriva
dall’unione dei due kanji - 湖 e 山 - che significano rispettivamente - lago e montagna -, idealmente
il suo significato letterale è “Stile della Montagna e del Lago”.
Le arti marziali di Shaolin sono le radici dell'antico Kojo-ryu e del Kingai-ryu, i due principali stili che costituiscono il sistema Koyama-ryu Taigishinkan, così allo scopo di rendervi onore e di spingere il praticante alla ricerca delle radici, è stato scelto il nome "Stile della Montagna e del Lago". La montagna ed il lago rappresentano rispettivamente il monte Songshan ed il bacino idrico Shaolin Shuiku.
Il monte Song è una delle cinque montagne sacre del Taoismo; situato nella provincia di Henan, sulla riva meridionale del Fiume Giallo. Sul suo versante settentrionale vi si trova il famoso Tempio di Shaolin, tempio molto importante nella storia del Buddhismo cinese e delle arti marziali. La riserva idrica di Shaolin si trova a sud-ovest del tempio e nei suoi pressi è presente il Damoyuan, la Porta Sud del Tempio di Shaolin; pare che qui vi sia un'antica iscrizione che recita "Attento, questo posto brulica di monaci che potrebbero facilmente ucciderti con un pugno".
La montagna ha da sempre un fortissimo significato spirituale, in particolare per la simbologia shintoista; ritenuta quale luogo misterioso, sede di kami o essa stessa divinità, con la sua maestosa grandezza protegge il popolo e per questo è un luogo sacro. La montagna, però, racchiude anche parecchie insidie che sono la manifestazione della volontà dei kami o di essa stessa, come nel caso della potenza dirompente di un vulcano che erutta fuoco, per tale motivo essa è anche temuta e rispettata dal popolo. Essendo, dunque, metafora di entità spirituale, diviene anche luogo ascetico, dove ritrovare l’illuminazione, secondo una visione maggiormente buddhista, ivi si ricongiungono tutti gli esseri al fine di realizzare l’armonia individuale e universale.
Il lago, essendo uno "specchio d’acqua”, rappresenta proprio
questo elemento della natura e della vita, simbolo di fertilità e di purezza. L’acqua
è un mezzo di meditazione, come quella scorrevole di un ruscello incastonato tra
le bellezze effimere di un giardino zen. L’acqua di un lago è calma, paziente,
e benché sia rinchiusa tra le montagne si lascia nascondere da esse e non ne è
prigioniera, essa è versatile, si adatta per cui è libera, come il mushin, così
il lago è come un ensō, e diventa simbolo di tranquillità, ma anche di creatività,
di un’energia che porta ad una continua ciclica autorigenerazione.
Il dualismo lago - montagna, che può essere acqua - fuoco, è semplicemente
due lati della stessa medaglia: entrambi sono elementi di fertilità, di purificazione,
di potenza e stabilità, entrambi sono capaci di una forza distruttrice, ma così
utili alla vita.
La mente acuta può ritrovare dietro questa riflessione su simboli e metafore, il significato che potrebbe risiedere in merito alle basi del combattimento del sistema Koyama-ryu e alla crescita tecnica e spirituale del praticante.
(Il nome Koyama-ryu
湖山流 è marchio registrato e coperto da copyright).