MATAYOSHI KINGAIRYU TODE • RYUKYU DINASTY KOBUJUTSU
PILLOLE STORICHE
La famiglia Matayoshi discende da un clan di guerrieri del regno Ryukyu, il cui capostipite fu Ufugushiku Shinbu* nel XIV secolo. Le abilità della famiglia nel campo delle armi permisero loro anche di garantire la sicurezza delle navi che effettuavano la traversata da Naha alla Cina e viceversa, in missioni commerciali durante le dinastie Ming e Qing.
* È da questo carattere che tutti i figli maschi della famiglia Ma (麻) e qualunque sia il ramo (Matayoshi, Gima, Sawada…) presero Shin (眞 o 真) come primo kanji del loro nome .
Matayoshi Shinko (XV generazione,
1887-1947) ha ereditato la tradizione familiare delle armi da suo padre Shinchin. Per perfezionare le sue conoscenze e abilità, intraprese un viaggio che lo portò a Sakhalin, Manciuria, Annam e poi Shangai e Fuzhou. In Fujian, Shinko si allenò sotto Wu Jiaogui, il padre di
colui che in seguito sarà famoso ad Okinawa con il nome di Go Kenki, e gli
insegnò lo Shaolin Bai He Quan (Pugno della Gru bianca di Shaolin del Fuzhou). Inoltre,
sempre grazie all'introduzione di Wu, da
Kin Koronushi (chiamato poi Kingai Laoshi) apprese il tinbei-jutsu, lo shuruchin-jutsu e il nunti-jutsu, nonché l’agopuntura cinese e lo Shaolin Kung
Fu della Scuola del Sud che comprendeva: Pugilato degli Arhat, Gru, Tigre,
Mantide, Scimmia e Ubriaco.
Dopo un lungo periodo di addestramento nelle arti marziali sulla terraferma, Shinko tornò a Naha per commerciare e insegnare arti marziali. Alla sua morte, le arti di combattimento in cui Shinko si era allenato incessantemente furono trasmesse a suo figlio Shinpo; fu proprio Shinpo che diede il nome Kingairyu al metodo di combattimento di famiglia.
Matayoshi Shinpo (XVI generazione, 1921-1997) iniziò ad allenarsi sotto il padre all'età di quattro anni, poi all'età di sette anni venne anche introdotto a Chotoku Kyan, per un breve periodo a Chojun Miyagi e successivamente a Seiko Higa, che veniva considerato da Shinpo come un secondo padre. Nel 1935 inziò altresì l'addestramento sotto lo stesso Go Kenki*, istruendosi fino al 1957 quando dovette trasferirsi a Kawasaki per cercare lavoro. Rientrato ad Okinawa nel 1960, iniziò ad insegnare kobudo presso il dojo di Higa Sensei, divenendo anche membro della federazione che questi aveva costituito.
* Go Kenki (1886-1940) era specializzato nello stile Ming He Quan (Pugno della Gru che Grida o Convulsa) benchè il suo repertorio fosse più ampio. Visse ad Okinawa dal 1912 in veste di mercante di té e sposò una donna dal nome Makato Yoshikawa ma, in verità, pare facesse parte di una società segreta cinese deputata allo spionaggio. Di certo in qualità maestro di arti marziali ebbe un forte impatto sul karate locale e su vari futuri insegnanti (Miyagi, Kyoda, Mabuni, ecc...) di cui il più prolifico fu proprio Shinko Matayoshi, che ha conservato tutto il repertorio di Kenki nel suo futuro Kingairyu.
Nel 1970 fondò il Ryukyu Kobudo Renmei con l'intento di dare al kobudo lo stesso valore e diffusione che il karate stava vivendo in quel periodo; due anni dopo, il Renmei ricevette la registrazione al di sotto del Dai Nippon Butoku Kai, da lì cominciò la strutturazione del sistema di kobudo che successivamente si è diffuso su scala mondiale.
Nel 1976 costruì il proprio dojo e lo chiamò Kodokan in onore al padre, da lì in poi si prodigò ampiamente per la preservazione e divulgazione delle arti marziali di Okinawa, divenendo anche membro di varie organizzazioni locali.
Nel 1987, fu formalmente riconosciuto per la sua abilità e i suoi sforzi nel promuovere e preservare le arti marziali di Okinawa, ricevendo il 10º dan ed il titolo di Hanshi il 10 ottobre di quell’anno, da sua Altezza Imperiale Higashi Fushimi Jigo, Presidente del Dai Nippon Butoku Kai. Venne anche riconosciuto come un importante tesoro culturale dal Butoku Kai, nonché membro del consiglio direttivo, nonché Shibu-cho del ramo di Okinawa; fu altresì anche membro attivo del consiglio direttivo del Nihon Kobudo Kyokai (Associazione delle Arti Marziali Tradizionali del Giappone).